PIANO ANTENNE E PROVVEDIMENTI SUL TEMA 5G
Breve descrizione
il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ad esito della consultazione pubblica avviata con la delibera n. 89/18/CONS, ha approvato con delibera n. 231/18/CONS le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G);
il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano due implicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessità di un maggior numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio. Il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCH EER) della Commissione europea, ha affermato come il 5G lascia aperta la possibilità di “conseguenze biologiche”.
Da un punto di vista normativo in tema di installazione di ripetitori telefonici è necessario fare riferimento al “decreto Gasparri”, D.lgs. n. 198 del 4.9.2002, che ha concesso maggiori libertà nel posizionamento di ripetitori per la telefonia mobile sul territorio nazionale. Da quel momento ha avuto inizio la proliferazione dei ripetitori anche nei centri abitati. Secondo questa legge, infatti, i ripetitori devono considerarsi vere e proprie opere di urbanizzazione primaria ed essere trattati, dunque, allo stesso modo di strade, fogne, illuminazione pubblica, ecc.
Secondo questa normativa, le antenne telefoniche sono inoltre ritenute compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica e quindi possono essere realizzate in ogni parte del territorio comunale, sia in zone residenziali che in zone industriali limitando enormemente il potere decisionale dei Comuni sulla scelta dei siti.
Cosa abbiamo trovato
Non è stato riscontrato nessun archivio ed assetto planimetrico delle antenne posizionate sul territorio nell’arco dei vent’anni antecedenti alla nostra amministrazione.
Cosa abbiamo fatto
Con apposita Delibera di Giunta n. 32 del 25/03/2020 si è approvato l’ATTO DI INDIRIZZO SUI SISTEMI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICI DI QUINTA GENERAZIONE (CD. 5G). in tal senso la nostra amministrazione ha inteso regolare l’installazione di antenne telefoniche 5G non certo per limitare le legittime aspettative imprenditoriale di chi opera nel settore, tra l’altro legittimate dalle norme, ma ha voluto altresì far prevalere l’interesse pubblico di tutela della salute ricorrendo al principio di cautela che in materia ambientale costituisce un principio fondamentale. L’amministrazione ha dunque ritenuto necessario ed opportuno applicare in materia di salute pubblica ed ambientale il “principio di precauzione” affermatosi già in ambito comunitario all’art. 130 del Trattato di Maastricht, posto ad apertura del Titolo XVI (“Ambiente”). Altresì nella normativa italiana il principio di cautela ha piena applicazione con l’entrata in vigore del nuovo Codice dell’Ambiente d.lgs. n. 152/2006 ed in particolare all’art. 301.
Si è successivamente proceduto con l’approvazione in Giunta della Delibera N.14 del 24 febbraio 2021 si è invece definito il “PIANO PRELIMINARE DI RIASSETTO ANALITICO DELLE EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE TERRITORIALI.” A questa Delibera seguirà il PIANO DEFINITIVO che vedrà l’approvazione in Consiglio Comunale. Questo è l’unico strumento in grado di regolare l’installazione delle Antenne anche se la norma di rilevanza nazionale definisce in modo chiaro che il piano assume valore non vincolante per i gestori che possono motivatamente derogare le localizzazioni.
Cosa resta da fare
Anzitutto completare nell’ambito del Piano Antenne Definitivo il quadro cartografico delle installazioni già esistenti. All’approvazione del piano dovrà poi seguire un attento monitoraggio. È inoltre ferma intenzione dell’amministrazione proporre al ministero competente la creazione di un tavolo, o comunque di uno strumento, di concertazione e revisioni circa le modalità tecnico amministrative relative all’approvazione delle installazioni.
LINK:
Delibera di Giunta n. 32 del 25/03/2020 e Giunta della Delibera N.14 del 24 febbraio 2021.