QUESTIONE AMARI – MERCURI

Quando lo scarica barile mal cela l’immobilismo colpevole di un Sindaco da bocciare.

Dopo le vibrate proteste del corpo studentesco e dei docenti che, evidentemente, hanno fatto rumore o meglio eco nell’ego di qualcuno ecco la trovata carnevalesca: pubblicare una lettera sul sito del Comune che, in barba a qualsiasi concetto di istituzionalità, accusa il sottoscritto di aver individuato un area privata per risolvere il problema. Caro Sindaco, studi, si faccia consigliare dai Dirigenti oppure, chieda alla fondazione a cui avete aderito di farle un corso di formazione sul tema dei poteri sindacali, degli espropri o delle occupazioni temporanee per pubblica utilità, scoprirà che il suo ruolo le consente molto di più di mettersi in posa o partecipare a simposi di vario genere con i soldi pubblici.

Magari dia indicazioni agli uffici per verificare le carte in conservatoria dei registri immobiliari e coinvolga l’Avvocatura Comunale (visto che esiste) nel ragionare sulla percorribilità di una azione per rivendicare la piena proprietà di un area che, ormai da anni, è utilizzata da tutti, è stata oggetto di lavori effettuati con i fondi del bilancio comunale, ospita il mercato ed è indicata come area di protezione civile dal relativo piano.

Assuma la responsabilità di un ruolo così importante e se, veramente, vuole bene alla nostra Città eviti il giochino puerile di additare gli altri. Lo deve non al sottoscritto ma ai cittadini di Marino ed a ciò che rappresenta quel gioiello storico che Lei, colpevolmente, concorre ad ammalorare.

Carlo Colizza